Cassazione penale Sez. III sentenza n. 39412 del 24 settembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:39412PEN

Massima

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Il giudice, nel valutare la sussistenza delle esigenze cautelari e l'adeguatezza della misura cautelare personale, deve considerare la gravità indiziaria del reato, le modalità di commissione dello stesso, la personalità dell'indagato e il concreto pericolo di reiterazione della condotta criminosa, anche in relazione alla tipologia di reato contestato. In particolare, nel caso di reati sessuali a danno di minori, la custodia cautelare in carcere può ritenersi la misura più adeguata qualora emerga una spiccata propensione dell'indagato a sfruttare ogni occasione per commettere abusi, anche avvalendosi di un rapporto di prossimità e fiducia con la vittima, nonché l'assenza di segni di resipiscenza. In tali ipotesi, il giudice può ritenere sussistente il concreto pericolo di reiterazione della condotta criminosa, anche in assenza di specifici elementi di pericolo di fuga o di inquinamento probatorio, giustificando così l'adozione della misura più afflittiva. Inoltre, il giudice può valorizzare, ai fini della valutazione della credibilità della persona offesa e del quadro indiziario, anche il rinvenimento di materiale pedopornografico nella disponibilità dell'indagato, quale riscontro oggettivo delle dichiarazioni della vittima. Infine, la pregressa condotta irreprensibile dell'indagato in ambiti diversi da quello oggetto di contestazione non è di per sé sufficiente a escludere l'adeguatezza della misura cautelare, in quanto il giudizio di proporzionalità deve essere compiuto con riferimento specifico alle esigenze cautelari emerse nel caso concreto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SQUASSONI Claudia - Presidente

Dott. GENTILE Mario - Consigliere

Dott. FRANCO Amedeo - Consigliere

Dott. GRILLO Renato - rel. Consigliere

Dott. AMOROSO Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 1653/2012 TRIB. LIBERTA' di BOLOGNA, del 22/12/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. RENATO GRILLO;

sentite le conclusioni del P.G. Dott. D'AMBROSIO Vito: rigetto del ricorso;

udito il difensore avv. (OMISSIS) di Rimini.

RITENUTO IN FATTO

1.1 Con ordinanza del 20 dicembre 2012 il Tribunale di Bologna - Sezione per il Riesame - rigettava la richiesta di riesame proposta nell&…

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