Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Brescia sentenza n. 631 del 2020

ECLI:IT:TARBS:2020:631SENT

Massima

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La pianificazione urbanistica comunale è connotata da ampia discrezionalità, che si estende non solo all'organizzazione edilizia del territorio, ma anche al più vasto quadro delle opzioni inerenti al suo sviluppo socio-economico. L'amministrazione comunale può pertanto legittimamente rivedere le proprie precedenti previsioni urbanistiche, anche in senso restrittivo rispetto a destinazioni d'uso edificatorie più favorevoli, senza essere vincolata dalle scelte compiute dalle precedenti amministrazioni, salvo il caso in cui queste ultime avessero assunto una prima concretizzazione in uno strumento urbanistico esecutivo approvato o convenzionato, tale da aver ingenerato un'aspettativa qualificata alla conservazione della precedente destinazione. Nell'esercizio di tale discrezionalità, l'amministrazione comunale non è tenuta a fornire una specifica motivazione in merito alle singole scelte urbanistiche, purché queste risultino coerenti con gli obiettivi programmatici della nuova amministrazione e con la vocazione del territorio comunale, come emergente dalla relativa strumentazione urbanistica. Il ripristino di una destinazione agricola per aree precedentemente classificate come produttive, pur in assenza di particolari vincoli paesaggistici o ambientali, non costituisce di per sé scelta irragionevole o illogica, qualora risulti coerente con gli indirizzi strategici della nuova amministrazione comunale volti a limitare il consumo di suolo e a privilegiare la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente. In tale contesto, l'affidamento ingenerato da precedenti titoli edilizi annullati in sede giurisdizionale non costituisce un vincolo per l'amministrazione comunale nell'esercizio della propria discrezionalità pianificatoria.

Sentenza completa

Pubblicato il 01/09/2020

N. 00631/2020 REG.PROV.COLL.

N. 00210/2013 REG.RIC.

N. 00420/2013 REG.RIC.

N. 00036/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

sezione staccata di Brescia (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 210 del 2013, proposto da
Sa.Fer. s.p.a., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dagli avvocati Yvonne Messi e Giovanni Onofri, con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. Giovanni Onofri in Brescia, via Ferramola, 14;

contro

Comune di Azzano Mella, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Domenico Bezzi, con domicilio eletto presso il suo studio in Brescia, via Diaz, 13/C;

sul ricorso numero di registro generale 420 del…

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