Il vincolo di inedificabilità assoluta relativo alla fascia di rispetto autostradale, imposto prima della realizzazione dell'immobile, non è derogabile né sanabile con il condono edilizio, salvo che l'opera non costituisca una minaccia per la sicurezza del traffico, circostanza che deve essere valutata caso per caso dall'autorità preposta alla tutela del vincolo. Il divieto di costruzione entro la fascia di rispetto autostradale non è limitato alla sola prevenzione di ostacoli materiali, ma è correlato all'esigenza di assicurare una fascia di rispetto utilizzabile, all'occorrenza, per l'esecuzione di lavori, l'impianto di cantieri, il deposito di materiali e la realizzazione di opere accessorie, senza vincoli limitativi connessi alla presenza di costruzioni. Pertanto, le distanze previste vanno osservate comunque anche con riferimento ad opere che non superino il livello della sede stradale o che costituiscano mere sopraelevazioni o che, pur rientrando nella fascia, siano arretrate rispetto alle opere preesistenti. L'inderogabilità del vincolo e la sua natura assoluta fanno rientrare lo stesso, in tema di condono edilizio, nell'ambito applicativo dell'articolo 33 della L. n. 47 del 1985, disciplinante le "Opere non suscettibili di sanatoria". Ai fini della sanatoria, rilevano anche i vincoli sopravvenuti alla realizzazione dell'opera abusiva, e in caso di vincolo stradale, il vincolo sopravvenuto non è sempre e in assoluto ostativo al condono, ma lo è solo se le opere costituiscano una minaccia alla sicurezza del traffico, circostanza rimessa alla valutazione dell'autorità preposta alla tutela del vincolo.