Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Brescia sentenza n. 584 del 2021

ECLI:IT:TARBS:2021:584SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso le delibere comunali di adozione e approvazione definitiva del Piano di Governo del Territorio, afferma che: 1. La destinazione urbanistica di un'area privata a "verde pubblico" non costituisce vincolo preordinato all'esproprio, ma mero vincolo conformativo, per cui la sua reiterazione nel tempo non impone particolari motivazioni all'amministrazione né obblighi di indennizzo in favore della proprietà. 2. La nuova classificazione di un'area privata come "verde privato", finalizzata alla tutela ambientale e alla riduzione del consumo di suolo, rientra nell'ampia discrezionalità riconosciuta all'amministrazione comunale nella formazione ed approvazione dello strumento urbanistico generale, senza necessità di specifica motivazione, purché non risulti affetta da errori di fatto, abnormità o irrazionalità. 3. Le scelte urbanistiche dell'amministrazione non sono condizionate dalla pregressa indicazione, nel precedente piano regolatore, di destinazioni d'uso edificatorie diverse e più favorevoli, salvo il caso in cui queste ultime avessero assunto una prima concretizzazione in uno strumento urbanistico esecutivo approvato o convenzionato. 4. Le osservazioni dei privati nel procedimento di formazione dello strumento urbanistico costituiscono un mero apporto collaborativo, il cui rigetto non richiede una dettagliata motivazione, essendo sufficiente che siano state esaminate e ritenute, in modo serio e ragionevole, in contrasto con gli interessi e le considerazioni generali poste a base della formazione del piano. 5. Nella pianificazione urbanistica trovano spazio esigenze di tutela ambientale ed ecologica, tra cui la necessità di evitare l'ulteriore edificazione e di mantenere un equilibrato rapporto tra aree edificate e spazi liberi, rendendo legittima la scelta dell'amministrazione di impedire lo sfruttamento edificatorio di un'area per realizzare una fascia a "polmone verde". 6. La domanda risarcitoria formulata dal proprietario dell'area è infondata, in assenza di un danno ingiusto risarcibile, attesa l'accertata legittimità degli atti impugnati.

Sentenza completa

Pubblicato il 21/06/2021

N. 00584/2021 REG.PROV.COLL.

N. 00467/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

sezione staccata di Brescia (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 467 del 2014, proposto da
Boccelli Emilio, Chiodelli Pierluigi e Boccelli Giovanna, rappresentati e difesi dagli avvocati Innocenzo Gorlani e Mario Gorlani, con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. Innocenzo Gorlani in Brescia, via Romanino, 16;

contro

Comune di Vescovato, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Domenico Bezzi, con domicilio eletto presso il suo studio in Brescia, via Diaz, 13/C;

per l'annullamento

- della deliberazione del consiglio comunale del 22 novembre 2013 n. 31, avente ad o…

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