Cassazione penale Sez. V sentenza n. 3923 del 31 gennaio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:3923PEN

Massima

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Il provvedimento di custodia cautelare in carcere può essere revocato o sostituito con misura meno afflittiva qualora, a seguito di nuovi elementi emersi nel corso delle indagini preliminari, si accerti il venir meno delle esigenze cautelari originariamente ritenute sussistenti. Il giudice è tenuto a motivare adeguatamente la propria valutazione in ordine alla permanenza o al venir meno dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari, considerando anche le condizioni personali dell'indagato, come lo stato di salute, e ogni altro elemento rilevante ai fini della rivalutazione della misura cautelare. Tuttavia, la sopravvenuta revoca della misura cautelare determina l'inammissibilità del ricorso avverso il precedente provvedimento, in assenza di un interesse residuo del ricorrente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. SAVANI Pie - rel. Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo G. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMESSO) N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 747/2011 TRIB. LIBERTA' di FIRENZE, del 26/07/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PIERO SAVANI;

sentite le conclusioni del PG Dott. Fodaroni che ha concluso per il rigetto del ricorso.

IN FATTO E DIRITTO

Con l'ordinanza in epigrafe il Tribunale del riesame di Firenze ha respinto l'appello pr…

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