Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 6007 del 2019

ECLI:IT:TARLAZ:2019:6007SENT

Massima

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Il ricorso amministrativo diviene improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente, comportando la compensazione delle spese di lite tra le parti. Il principio di diritto affermato è che la dichiarazione di sopravvenuta carenza di interesse da parte del ricorrente determina l'improcedibilità del ricorso, indipendentemente dalla legittimità o meno del provvedimento impugnato, con conseguente compensazione delle spese di giudizio tra le parti, in considerazione del venir meno dell'utilità pratica della pronuncia giurisdizionale. Tale principio si fonda sulla necessità di garantire l'effettività della tutela giurisdizionale, evitando pronunce meramente dichiarative prive di concreti effetti per le parti, in ossequio al canone di economia processuale. La massima giuridica che ne deriva è che il ricorso amministrativo diviene improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente, con conseguente compensazione delle spese di lite, qualora il ricorrente dichiari la sopravvenuta mancanza di utilità pratica della pronuncia giurisdizionale, indipendentemente dalla fondatezza o meno delle censure originariamente dedotte avverso il provvedimento impugnato. Tale principio si pone a tutela dell'effettività della giustizia amministrativa e del corretto svolgimento del processo, evitando pronunce meramente dichiarative prive di concreti effetti per le parti, in ossequio al canone di economia processuale.

Sentenza completa

Pubblicato il 14/05/2019

N. 06007/2019 REG.PROV.COLL.

N. 05162/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5162 del 2010, proposto da
Soc Mg Advertising S.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via ((omissis))^, 186;

contro

Roma Capitale, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via del Tempio di Giove 21;

per l'annullamento

del provv.to relativo alle operazioni di controllo straordinario sul territo…

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