Cassazione penale Sez. V sentenza n. 38595 del 5 ottobre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:38595PEN

Massima

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Il concorso morale nel delitto di omicidio può essere integrato dalla condotta di colui che, pur non partecipando materialmente all'esecuzione del fatto, abbia agevolato l'azione delittuosa dei diretti esecutori, fornendo informazioni utili all'individuazione e all'aggressione della vittima designata, in un contesto di contrasti interni a un'organizzazione criminale. In tali ipotesi, la valutazione della credibilità e attendibilità delle dichiarazioni del collaboratore di giustizia che abbia riferito la condotta concorsuale dell'imputato deve essere effettuata dal giudice di merito in modo approfondito, tenendo conto della coerenza e genuinità del suo racconto, nonché della sua rispondenza a riscontri esterni oggettivi, senza che possano essere censurate in sede di legittimità le valutazioni compiute, salvo che non risultino manifestamente illogiche o prive di adeguata motivazione. Inoltre, i dubbi e le perplessità sollevati dal giudice di primo grado in ordine a specifici aspetti della ricostruzione fattuale possono essere superati dal giudice di appello, attraverso una motivazione che dimostri la loro compatibilità con l'accertamento della responsabilità dell'imputato per il concorso morale nel delitto di omicidio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. FEDERICO Raffaello - Consigliere

Dott. NAPPI Aniello - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Ba. Sa. , n. a (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte d'assise d'appello di Palermo depositata il 9 gennaio 2009;

Sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. NAPPI Aniello;

Udite le conclusioni del P.M. Dott. CEDRANGOLO Oscar che ha chiesto l'a.c.r.;

Udito il difensore Avv. Maggiore Mario.

MOTIVI DELLA DECISIONE

1. Con la sentenza impugnata la Corte d'assise d'appello di Palermo, in…

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