Cassazione penale Sez. III sentenza n. 9212 del 6 marzo 2023

ECLI:IT:CASS:2023:9212PEN

Massima

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Il reato di violenza sessuale, anche se commesso in un contesto di confidenza e complicità tra l'imputato e la vittima minorenne, integra comunque una grave lesione della libertà e dell'integrità sessuale della persona offesa, che non può essere esclusa o attenuata sulla base di una valutazione parziale e soggettiva del materiale probatorio, come le conversazioni via chat, le quali non escludono la sussistenza degli elementi costitutivi del reato, ovvero l'agire in modo insidioso e repentino, tale da sorprendere la vittima e renderla incapace di difendersi. Inoltre, il reato di violenza sessuale commesso nei confronti di persona minorenne è perseguibile d'ufficio, a prescindere dalla presentazione di querela, in quanto la legge tutela in modo rafforzato la libertà sessuale dei minori. Pertanto, il giudice di merito, nel valutare la sussistenza del reato, deve tenere conto della condizione di vulnerabilità della vittima, derivante dalla minore età e dal rapporto di fiducia e ospitalità con l'imputato, nonché dell'assenza di un effettivo consenso, anche in presenza di un contesto di apparente confidenza, essendo irrilevanti le eventuali richieste a sfondo sessuale provenienti dalla persona offesa, in considerazione dello squilibrio di potere e della posizione di soggezione della stessa. Inoltre, il giudice non può escludere o attenuare la responsabilità dell'imputato sulla base di una perizia psicologica che neghi l'esistenza di un danno, in quanto il reato di violenza sessuale lede in sé la libertà e l'integrità sessuale della vittima, a prescindere dall'accertamento di un danno psichico.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ANDREAZZA Gastone - Presidente

Dott. SOCCI ((omissis)) - Consigliere

Dott. REYNAUD ((omissis)) - Consigliere

Dott. MACRI' Ubalda - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 10/01/2022 della Corte di appello di Firenze;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)), ai sensi del Decreto Legge n. 137 del 2020, articolo 23, comma 8, che ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile;
udita, per l'imputato, l'avv. ((omissi…

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