Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 40509 del 19 ottobre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:40509PEN

Massima

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L'abuso di potere da parte di un pubblico ufficiale, che in assenza di una regolare procedura di gara pubblica affida un appalto a una cooperativa priva dei requisiti necessari, procurando intenzionalmente un ingiusto vantaggio patrimoniale alla cooperativa stessa e un ingiusto danno alle imprese escluse, integra il reato di abuso d'ufficio, anche qualora la normativa di riferimento risulti complessa e non facilmente accessibile all'agente. Il dolo intenzionale è ravvisabile nella condotta complessiva dell'agente, che si concretizza nell'assicurare l'affidamento dell'appalto alla cooperativa prescelta, a prescindere dalla definizione giuridica adottata nella sentenza. Pertanto, l'ignoranza o l'errore sulla normativa applicabile non esclude la responsabilità penale, qualora l'agente abbia agito con la consapevolezza e la volontà di procurare un ingiusto vantaggio e un ingiusto danno.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI VIRGINIO Adolfo - Presidente

Dott. MANNINO ((omissis)) - Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. FAZIO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

CI. Ma. , nato il (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte d'appello di Bari 17 novembre 2008 n. 1779.

Sentita la relazione svolta dal Cons. Dott. S. F. MANNINO;

Sentita la requisitoria del PROCURATORE GENERALE, in persona del Dott. Francesco BUA, il quale ha concluso per il rigetto del ricorso;

Sentita l'arringa del difensore, avv.ti DI TERLIZZI Domenico e Patrizio CAROBELLO, i quali hanno chiesto l'accoglimento del ricorso.

Osserva:

IN…

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