Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 104 del 3 gennaio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:104PEN

Massima

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La misura di prevenzione della sorveglianza speciale, con obbligo di soggiorno e del versamento di una cauzione, può essere legittimamente applicata nei confronti di un soggetto qualificato come socialmente pericoloso ai sensi della legge n. 575 del 1965, art. 1, quando risulti accertata la persistenza nel tempo della sua partecipazione ad un'associazione di stampo mafioso, anche in assenza di una condanna definitiva, sulla base di elementi concreti e specifici, quali la sua stabile retribuzione per l'attività di riscossione delle somme estorte agli esercenti attività produttive della zona, nonché la mancanza di elementi idonei a dimostrare una recisione dei legami con tale compagine criminale, anche a seguito di un periodo di detenzione. In tali casi, la misura di prevenzione applicata dal giudice di merito, in ragione della elevata pericolosità sociale del soggetto, risulta congrua e adeguatamente motivata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CONTI Giovanni - Presidente

Dott. PETRUZZELLIS Anna - rel. Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso il decreto del 04/12/2012 della Corte d'appello di Napoli;

visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Anna Petruzzellis;

letta la richiesta del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dr. Aniello Roberto, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. La Corte d'appello di Napoli, con…

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