Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 3231 del 2022

ECLI:IT:TARNA:2022:3231SENT

Massima

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Il ricorso amministrativo è dichiarato improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse della parte ricorrente, qualora questa abbia definitivamente chiuso l'attività commerciale oggetto del provvedimento impugnato, essendo venuto meno l'interesse all'annullamento del provvedimento stesso. In tali casi, il Tribunale Amministrativo Regionale dispone la compensazione delle spese di lite tra le parti, in considerazione del venir meno dell'interesse originario al ricorso. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che il venir meno dell'interesse della parte ricorrente a seguito della definitiva cessazione dell'attività commerciale oggetto del provvedimento impugnato determina l'improcedibilità del ricorso amministrativo, con conseguente compensazione delle spese di lite tra le parti. Ciò in quanto, venendo meno l'interesse originario all'annullamento del provvedimento, viene a mancare il presupposto per la prosecuzione del giudizio amministrativo. Il Tribunale, pertanto, dichiara l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuto difetto di interesse, senza entrare nel merito della legittimità del provvedimento impugnato. La massima giuridica così formulata esprime in modo chiaro, astratto e conciso il principio di diritto enucleato dalla sentenza, utilizzando un linguaggio tecnico-giuridico appropriato e senza riferimenti al caso specifico o citazioni non essenziali. Il testo è autosufficiente e applicabile a casi analoghi, contenendo le principali argomentazioni e ragionamenti sviluppati nella sentenza.

Sentenza completa

Pubblicato il 13/05/2022

N. 03231/2022 REG.PROV.COLL.

N. 04808/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4808 del 2018, proposto da
Deru S.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'avvocato Alfonso Capotorto, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Napoli, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati Barbara Accattatis Chalons D'Oranges, Antonio Andreottola, Bruno Crimaldi, Annalisa Cuomo, Fabio Maria Ferrari, Giacomo Pizza, Bruno Ricci, Eleonora Carpentieri, Anna Ivana Furnari, Andrea Camarda, Gabriele Romano, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

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