Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 38680 del 25 ottobre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:38680PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, abusando della propria posizione, accetta regali o altre utilità da privati in cambio di atti contrari ai doveri d'ufficio, realizza il delitto di corruzione propria, a prescindere dalla modesta entità del vantaggio ricevuto, in quanto l'accettazione di qualsiasi beneficio, anche di lieve entità, è idonea a compromettere l'imparzialità e il buon andamento della pubblica amministrazione. La condotta del pubblico ufficiale che, pur non ricevendo direttamente un corrispettivo, si adopera per favorire indebitamente un privato, realizza il delitto di corruzione impropria, in quanto l'asservimento del funzionario agli interessi del privato è sufficiente a integrare la fattispecie, a prescindere dalla concreta utilità ricevuta. Pertanto, il pubblico ufficiale che, abusando del proprio ruolo, agevoli in modo sistematico un privato, procurandogli indebiti vantaggi, anche di modesta entità, commette il delitto di corruzione, a prescindere dalla qualificazione giuridica della singola condotta, in quanto l'accettazione di qualsiasi beneficio, anche di lieve entità, è idonea a compromettere l'imparzialità e il buon andamento della pubblica amministrazione. La valutazione della gravità indiziaria non può essere effettuata sulla base della modesta entità del vantaggio ricevuto dal pubblico ufficiale, essendo sufficiente l'accertamento dell'asservimento del funzionario agli interessi del privato, a prescindere dal concreto vantaggio ottenuto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. FAZIO Anna Maria - Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1. Ma. Sa. , nato a (OMESSO);

avverso l'ordinanza del 07/06/2011 del Tribunale di Palermo;

visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Dr. Anna Petruzzellis;

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. CEDRANGOLO Oscar, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

uditi i difensori avv.ti VELLA Caloge…

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