Cassazione penale Sez. I sentenza n. 24116 del 9 giugno 2016

ECLI:IT:CASS:2016:24116PEN

Massima

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Il grave indizio di colpevolezza per il reato di partecipazione ad associazione di tipo mafioso può essere desunto da elementi quali: l'accertata presenza dell'indagato in luoghi e contesti riconducibili all'attività del sodalizio criminale, le risultanze di intercettazioni ambientali e telefoniche che evidenziano il suo ruolo di collegamento e rappresentanza tra le diverse articolazioni della consorteria, nonché il suo contributo alle attività illecite della cosca, anche attraverso il concorso in reati-fine come l'estorsione aggravata dal metodo e dalle finalità mafiose. Tali elementi, valutati complessivamente e in maniera coerente, possono integrare gravi indizi di colpevolezza, anche in assenza di dichiarazioni di collaboratori di giustizia o di altri riscontri diretti, purché la motivazione del provvedimento cautelare dia conto in modo esaustivo del percorso logico-argomentativo seguito dal giudice. Inoltre, le esigenze cautelari, quali il pericolo di reiterazione del reato, di inquinamento probatorio e di fuga, possono ritenersi sussistenti in relazione a fattispecie associative di tipo mafioso, in ragione della particolare pericolosità sociale del soggetto e della forza di intimidazione del vincolo associativo, salvo che il giudice non dia adeguata motivazione in ordine alla loro insussistenza o alla possibilità di farvi fronte con misure meno afflittive della custodia cautelare in carcere.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

Dott. MAZZEI Antonell - rel. Consigliere

Dott. TALERICO Palma - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 18/06/2015 del Tribunale del riesame di Catanzaro;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale, Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso; udito il difensore, avvocato (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO<…

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