Cassazione civile Sez. II ordinanza n. 26629 del 18 ottobre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:26629CIV

Massima

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La cancellazione di una società dal registro delle imprese determina la perdita della sua capacità processuale, con conseguente interruzione del giudizio pendente ai sensi dell'art. 299 c.p.c. In tal caso, il processo prosegue o viene riassunto nei confronti dei soci, quali successori della società ai sensi dell'art. 110 c.p.c. La domanda risarcitoria originariamente proposta dalla società estinta può essere tempestivamente riproposta dai soci subentranti, senza che ciò integri una violazione del principio di corrispondenza tra chiesto e pronunciato di cui all'art. 112 c.p.c. Nell'apprezzamento delle risultanze istruttorie, il giudice di merito gode di ampia discrezionalità, censurabile in cassazione solo per vizi logici o giuridici, mentre non è denunciabile il mero dissenso sulla valutazione dei fatti e delle prove.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANNA Felice - Presidente

Dott. GORJAN Sergio - Consigliere

Dott. PICARONI Elisa - rel. Consigliere

Dott. GRASSO Giuseppe - Consigliere

Dott. SCALISI Antonino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso 14058-2015 proposto da:
(OMISSIS) SRL in persona del legale rappresentante pro tempore, elettivamente domiciliato in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), rappresentato e difeso dall'avvocato (OMISSIS);
- ricorrente -
contro
(OMISSIS), elettivamente domiciliato in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), rappresentato e difeso dall'avvocato (OMISSIS);
- controricorrente -
e contro
(OMISSIS), (OMISSIS), (OMISSIS);
- intimati -
avverso la sentenza n. 401/2…

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