Cassazione penale Sez. V sentenza n. 19419 del 4 maggio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:19419PEN

Massima

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L'appartenenza a un'organizzazione criminale di stampo mafioso, caratterizzata da un coinvolgimento personale profondo e stabile nel tempo, costituisce di per sé un elemento significativo ai fini della valutazione della pericolosità sociale del soggetto, anche in assenza di una condanna definitiva per reati associativi, purché siano presenti ulteriori elementi concreti e duraturi nel tempo, indicativi dell'attualità della misura di prevenzione. Ciò in quanto l'intraneità del soggetto al gruppo mafioso connota l'intero contesto fattuale, sul versante sintomatologico, rendendo necessarie verifiche circa l'eventuale ravvedimento o la disintegrazione dell'associazione, al fine di escludere la permanenza della condizione di pericolosità. Pertanto, la mera partecipazione saltuaria, riconducibile a un concorso esterno, deve essere distinta dall'appartenenza alla compagine mafiosa, che implica un coinvolgimento personale profondo e stabile nel tempo, tale da giustificare l'applicazione di una misura di prevenzione, anche in assenza di una condanna definitiva per reati associativi, purché sussistano gli altri requisiti di legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO Paolo Antonio - Presidente

Dott. MAZZITELLI Caterina - rel. Consigliere

Dott. SCOTTI Umberto Luigi - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso il decreto del 16/06/2016 della CORTE APPELLO di NAPOLI;
sentita la relazione svolta dal Consigliere CATERINA MAZZITELLI;
lette/sentite le conclusioni del PG.
Letta la requisitoria del Procuratore Generale, nella persona del Sost. Proc. Gen. dott. Piero Gaeta, il quale ha concluso chiedendo l'adozione di provvedimenti di cui all'articolo 616 c.p.p..
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 16/06/2016 la Corte d'Appello di Napoli …

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