Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 1876 del 17 gennaio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:1876PEN

Massima

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Il giudice, nel procedimento di commisurazione della pena, deve effettuare un adeguato bilanciamento tra le circostanze attenuanti e la recidiva reiterata, senza che il divieto di prevalenza della circostanza attenuante sulla recidiva, previsto dall'art. 69, comma 4, c.p., possa impedire tale necessario adeguamento della pena al caso concreto, in ossequio al principio di proporzionalità della sanzione penale sancito dall'art. 27, comma 3, Cost. Pertanto, la declaratoria di illegittimità costituzionale di tale divieto impone al giudice di procedere a una nuova valutazione comparativa delle circostanze, al fine di determinare la pena in modo adeguato e proporzionato alla luce delle peculiarità del fatto e della posizione dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUSCO Carlo G. - Presidente

Dott. BIANCHI Luisa - Consigliere

Dott. IZZO F. - rel. Consigliere

Dott. VITELLI CASELLA Luca - Consigliere

Dott. PICCIALLI Patrizia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), n. a (OMISSIS);

avverso la sentenza della Corte di Appello di Napoli del 5/10/2012 (n. 2209/2012);

udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. IZZO Fausto;

udite le conclusioni del Procuratore Generale Dott. POLICASTRO ((omissis)), che ha chiesto l'annullamento con rinvio, limitatamente al giudizio di comparazione;

udite le conclusioni dell'Avv. (OMISSIS), che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con s…

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