Il mancato adempimento all'invito a presentarsi come persona informata sui fatti davanti alla polizia giudiziaria non integra il reato di cui all'art. 650 c.p. qualora l'interessato abbia tempestivamente comunicato il proprio legittimo impedimento, rappresentato da un concorrente impegno istituzionale, la cui compatibilità con la convocazione non risulti adeguatamente valutata dal giudice di merito sotto il profilo della distanza tra le sedi e della durata prevedibile dell'audizione, in assenza di prova dell'atteggiamento doloso o colposo dell'imputato. In tali ipotesi, la condotta non può essere sanzionata ai sensi della disposizione sussidiaria di cui all'art. 650 c.p., in quanto l'impedimento addotto, se non palesemente pretestuoso, esclude la configurabilità dell'elemento psicologico del reato. Il giudice è tenuto a valutare con particolare attenzione la plausibilità delle giustificazioni addotte dall'interessato, senza poter riversare su di lui l'onere di fornire ulteriori elementi probatori, e a motivare adeguatamente in ordine alla compatibilità o meno tra gli impegni rappresentati e la convocazione, tenendo conto di tutti i fattori rilevanti, quali la distanza tra le sedi e la durata prevedibile dell'audizione. Solo ove tali elementi non risultino idonei a giustificare l'assenza, potrà configurarsi la responsabilità penale per il reato di cui all'art. 650 c.p.