Tribunale Amministrativo Regionale Marche - Ancona sentenza n. 295 del 2013

ECLI:IT:TARMAR:2013:295SENT

Massima

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L'ordinanza di demolizione di opere edilizie abusive costituisce un atto dovuto e vincolato per l'autorità amministrativa preposta al governo del territorio, il cui provvedimento non richiede una motivazione particolarmente stringente una volta accertato il carattere abusivo delle opere. Tale accertamento può essere desunto dal diniego di sanatoria e dagli altri elementi istruttori acquisiti, senza che assuma rilievo la pendenza di una domanda di condono edilizio, qualora il privato non abbia prodotto i documenti necessari per dimostrarne la condonabilità. In tali ipotesi, il provvedimento di demolizione, essendo fondato sull'accertamento dell'abusività delle opere e costituendo esercizio dei poteri-doveri di vigilanza sull'attività edilizia, non può essere annullato per carenza di motivazione o di istruttoria, configurandosi come atto vincolato e doveroso per l'amministrazione.

Sentenza completa

N. 00456/2005
REG.RIC.

N. 00295/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00456/2005 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per le Marche

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 456 del 2005, proposto da:
Agrimm s.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio del primo, in Ancona, via Matteotti, 99;

contro

Comune di Ancona, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso l’ufficio legale del Comune in Ancona, piazza XXIV Maggio, 1;

per l'annullamento

dell’ingiunzione di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

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