Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 26118 del 4 luglio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:26118PEN

Massima

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La sussistenza di gravi indizi di colpevolezza per il reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, unitamente alla presunzione di sussistenza delle esigenze cautelari prevista dall'art. 275, comma 3, c.p.p., comporta l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, salvo che il giudice non ritenga, con adeguata motivazione, che le esigenze cautelari siano effettivamente venute meno per circostanze sopravvenute e concrete, non potendosi ritenere sufficiente a tal fine il mero arresto del capo dell'organizzazione, in ragione del carattere reversibile e contingente di tale evento. Pertanto, il giudice deve valutare attentamente la sussistenza di elementi idonei a dimostrare lo scioglimento dell'associazione e l'assenza di pericolosità degli indagati, non potendo basarsi esclusivamente sulla detenzione del capo dell'organizzazione, la quale non è di per sé sufficiente a vincere la presunzione di sussistenza delle esigenze cautelari.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANNINO Saverio F. - Presidente

Dott. AGRO' Antonio S. - Consigliere

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Di. Si.Ad. ;

p.m. nei confronti di:

Di. Si.Fe. , Sa.Do. e Mo. An. ;

contro l'ordinanza 17 febbraio 2011 del Tribunale di Campobasso;

Udita la relazione del Consigliere Dott. ((omissis))';

Udito il P.G. Dott. D'ANGELO Giovanni, che ha concluso per l'accoglimento del ricorso del p.m. e il rigetto del ricorso di Di. Si. Ad. ;

Uditi per Di…

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