Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 1298 del 2013

ECLI:IT:TARNA:2013:1298SENT

Massima

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La presentazione di una domanda di condono edilizio successiva all'impugnazione di un provvedimento di demolizione di opere abusive rende improcedibile il ricorso avverso tale provvedimento per sopravvenuta carenza di interesse, in quanto il riesame dell'abusività dell'opera finalizzato alla verifica della sua eventuale sanabilità comporta la necessaria formazione di un nuovo provvedimento, che vale a superare quello oggetto del ricorso. Ciò in quanto il provvedimento impugnato è destinato comunque ad essere sostituito dalle determinazioni esplicite od implicite adottate sulla proposta istanza di condono e, eventualmente, dai successivi provvedimenti sanzionatori. In tali casi, pertanto, il ricorso deve essere dichiarato improcedibile, stante la sopravvenuta carenza di interesse al conseguimento di una decisione avverso l'atto impugnato.

Sentenza completa

N. 02041/2002
REG.RIC.

N. 01298/2013 REG.PROV.COLL.

N. 02041/2002 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2041 del 2002, proposto da:
Ruggiero Giovanni, rappresentato e difeso dagli avv.ti Carmine Ruotolo, Emilio Ruotolo, Giovanni Ruotolo, Pierpaolo Ruotolo, con i quali è elettivamente domiciliato in Napoli, via C. Console, 3, presso lo studio dell’avv. L. De Luca;

contro

Il Comune di Anacapri, in persona del sindaco p.t., non costituto in giudizio;

per l'annullamento

dell’ordinanza di demolizione n. 18891 del 10.12.2001.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Viste le memorie difensive;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nell'udienza pubblica de…

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