Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: Il giudice può applicare la misura cautelare interdittiva della sospensione dall'esercizio del pubblico servizio quando sussistono gravi indizi di colpevolezza a carico dell'indagato, desumibili da elementi probatori oggettivi e univoci, come le risultanze di servizi di osservazione e di videosorveglianza che dimostrino il compimento di condotte illecite nell'ambito del rapporto di pubblico impiego, quali la timbratura fraudolenta del cartellino per conto di altri dipendenti assenti. Tali elementi probatori, in assenza di una convincente spiegazione alternativa da parte dell'indagato, sono sufficienti a integrare il fumus commissi delicti, a prescindere da ulteriori dettagli procedurali o dalla contestazione espressa della sussistenza dei gravi indizi da parte della difesa. La misura cautelare è pertanto legittima quando il quadro indiziario, nel suo complesso, risulta grave e univoco, senza che sia necessario il raggiungimento della prova piena della responsabilità dell'indagato.