Il diritto di proprietà privata, pur non essendo assoluto, può essere legittimamente limitato o compresso dall'Amministrazione pubblica soltanto per motivi di interesse generale e nel rispetto del principio di proporzionalità, attraverso l'adozione di provvedimenti congruamente motivati e proporzionati allo scopo perseguito. L'Amministrazione, pertanto, è tenuta a valutare attentamente gli interessi in gioco e a bilanciare adeguatamente il sacrificio imposto al privato proprietario con le esigenze di tutela dell'interesse pubblico, evitando di adottare misure sproporzionate o eccessive rispetto al fine da raggiungere. In particolare, l'ordine di demolizione di un fabbricato di civile abitazione, quale misura ripristinatoria di un abuso edilizio, deve essere preceduto da un'istruttoria accurata e da una motivazione puntuale che dia conto della necessità e proporzionalità dell'intervento, tenendo conto di tutti i profili rilevanti, come la natura dell'abuso, l'eventuale possibilità di sanatoria, il grado di buona fede del proprietario e l'impatto della demolizione sulla sua sfera giuridica ed economica. Solo in tal modo l'esercizio del potere di autotutela demolitoria da parte dell'Amministrazione può ritenersi legittimo e conforme ai principi di buon andamento e imparzialità che devono informare l'azione amministrativa.