Cassazione penale Sez. II sentenza n. 22530 del 8 giugno 2007

ECLI:IT:CASS:2007:22530PEN

Massima

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Il delitto di estorsione si differenzia dal reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni con minaccia alla persona non tanto per la materialità del fatto, che può essere identica, quanto per l'elemento intenzionale nell'estorsione, caratterizzato dalla coscienza dell'agente che quanto egli pretende non gli è dovuto. Tuttavia, quando la minaccia si estrinseca in forme di tale forza intimidatoria da andare al di là di ogni ragionevole intento di far valere un proprio (preteso) diritto, allora la coartazione dell'altrui volontà assume ex se i caratteri dell'ingiustizia, con la conseguenza che, in situazioni del genere, anche la minaccia tesa a far valere quel diritto si trasforma in una condotta estorsiva. Pertanto, il mandante di un'operazione di intimidazione finalizzata a costringere la vittima a corrispondere un pagamento non dovuto risponde a titolo di concorso nel reato di estorsione, anche nella forma del tentativo, a prescindere dalla materialità della minaccia, purché questa sia idonea a incutere timore o a coartare la volontà del soggetto passivo in ragione della personalità dell'agente, dell'organizzazione criminosa alla quale appartiene, o del contesto ambientale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MORGIGNI Antonio - Presidente

Dott. PAGANO Filiberto - Consigliere

Dott. BERNABAI Renato - Consigliere

Dott. TAVASSI Maria - Consigliere

Dott. AMBROSIO Annamaria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PUBBLICO MINISTERO PRESSO TRIB. LIBERTA' di CATANIA;

nei confronti di:

1) MO. FR. N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 24/06/2005 TRIB. LIBERTA' di CATANIA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. TAVASSI MARINA ANNA;

Sentite le conclusioni del P.G. presso questa Corte di Cassazione, in persona del Sostituto Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'annullamento con rinvio dell'ordi…

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