Cassazione penale Sez. V sentenza n. 41207 del 8 novembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:41207PEN

Massima

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Il tentativo di estorsione aggravata, realizzato mediante minacce volte a indurre il pagamento di una somma di denaro per una partita di merce difettosa, integra un reato grave che giustifica l'applicazione della custodia cautelare in carcere, anche in presenza di una parziale corresponsione del debito, in quanto l'ingiustizia della pretesa e l'entità del danno non vengono meno per effetto del parziale pagamento. Le dichiarazioni rese dal concorrente nel reato, ancorché non formalizzate ai sensi dell'art. 64 c.p.p., sono comunque utilizzabili ai fini della valutazione degli elementi indiziari, in assenza di un procedimento penale a suo carico al momento della loro acquisizione. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione degli elementi probatori, senza che la prospettazione di una diversa ricostruzione dei fatti da parte del ricorrente sia sufficiente a integrare un vizio di motivazione, trattandosi di mera offerta di una lettura alternativa del compendio indiziario.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. CALABRESE ((omissis)) - Consigliere

Dott. FERRUA Giulia - Consigliere

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. SANDRELLI ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) LA. BE. N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 18/01/2007 TRIB. LIBERTA' DI NAPOLI;

Sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. AMATO ALFONSO;

lette/sentite le conclusioni del P.G. Dott. MURA A.: rigetto;

udito il dif. Avv. BALDASCINO.

MOTIVI DELLA DECISIONE

La. Be. e' stato sottoposto a custodia cautelare in carcere con ordinanza del gip del tri…

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