Cassazione penale Sez. V sentenza n. 33255 del 28 luglio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:33255PEN

Massima

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Il falso in documento di identità personale, realizzato mediante la predisposizione di carte di identità riportanti dati anagrafici diversi ma recanti l'immagine fotografica dell'autore, integra il reato di cui agli artt. 476 e 482 c.p., accertato in base a elementi probatori diretti, quali il confronto tra la fotocopia di una delle carte di identità false e il cartellino anagrafico dell'imputato, nonché la deposizione testimoniale di un pubblico ufficiale. Tuttavia, ove il termine di prescrizione del reato risulti decorso prima della definizione del giudizio di appello, in assenza di cause di sospensione, deve essere pronunciata sentenza di annullamento senza rinvio per intervenuta estinzione del reato, non ricorrendo i presupposti per l'applicazione dell'art. 129 c.p.p. in favore dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LOMBARDI Alfredo Mar - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvan - rel. Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 2439/2009 CORTE APPELLO di CATANIA, del 13/02/2014;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 09/03/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. SILVANA DE BERARDINIS;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Umberto De Augustinis, che ha concluso per annullamento senza rinvio per prescrizione.

RITENUTO IN FATTO

Con sentenza in data 13-02-2014 la Corte…

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