Cassazione penale Sez. I sentenza n. 9982 del 5 marzo 2018

ECLI:IT:CASS:2018:9982PEN

Massima

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Il giudice dell'esecuzione, anche in assenza di confisca, nel disporre la restituzione di cose sequestrate, deve basarsi sulla prova positiva dello ius possidendi e, in mancanza di alcuno che dimostri il proprio diritto, deve disporre la devoluzione dei beni alla cassa delle ammende. La confisca dei beni patrimoniali di valore sproporzionato al reddito e all'attività economica del condannato, prevista dall'art. 12-sexies del d.l. n. 306 del 1992, rientra nel genus delle misure di sicurezza patrimoniali e, pertanto, è ontologicamente alternativa alla restituzione del bene sequestrato, di modo che, una volta disposta la restituzione in sede di cognizione, il giudice dell'esecuzione non può successivamente disporre la confisca, salvo che il pubblico ministero non abbia proposto impugnazione nei termini di legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI TOMASSI ((omissis)) - Presidente

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. FIORDALISI Domenico - Consigliere

Dott. BIANCHI Luisa - Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesc - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 25/05/2017 del TRIBUNALE di ROMA;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. FRANCESCO CENTOFANTI;
lette le conclusioni del Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. MOLINO PIETRO, che ha chiesto annullarsi senza rinvio l'ordinanza impugnata.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con sentenza in data 3 agosto 2015 il Tribunale di Roma condannava (OMISSIS) alla pena di giustizia in…

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