Il divieto di accesso ai luoghi dove si svolgono competizioni agonistiche, disposto dal Questore ai sensi della legge n. 401 del 1989, è legittimo e mantiene efficacia anche quando il Pubblico Ministero non abbia avanzato la richiesta di convalida entro le quarantotto ore dalla notifica all'interessato, purché il Giudice per le Indagini Preliminari provveda alla convalida entro le successive quarantotto ore, non superando così il termine complessivo di novantasei ore dalla notifica del provvedimento del Questore. La mancata osservanza del termine di quarantotto ore per la richiesta di convalida da parte del Pubblico Ministero non determina l'automatica inefficacia del provvedimento, essendo necessario il concorso di tale circostanza con il mancato intervento del Giudice entro le successive quarantotto ore. Il Giudice, nel convalidare il provvedimento del Questore, deve adeguatamente motivare in ordine alla pericolosità sociale dell'indagato e alla congruità della misura, anche in relazione alla gravità delle condotte contestate e all'inserimento del soggetto in una tifoseria violenta e coesa nell'adottare azioni penalmente rilevanti.