Cassazione penale Sez. III sentenza n. 40756 del 12 ottobre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:40756PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati tributari è configurabile quando vi sia la predisposizione di un'organizzazione strutturale, sia pure minima, di uomini e mezzi, funzionale alla realizzazione di una serie indeterminata di delitti, nella consapevolezza, da parte dei singoli associati, di far parte di un sodalizio durevole e di essere disponibili ad operare per l'attuazione del programma criminoso comune. L'elemento soggettivo del reato di emissione di fatture per operazioni inesistenti è rappresentato dal dolo specifico di favorire l'evasione fiscale di terzi. La falsità può riguardare anche l'indicazione dei soggetti con cui è intercorsa l'operazione, intendendosi per "soggetti diversi da quelli effettivi" coloro che, pur avendo apparentemente emesso il documento, non hanno effettuato la prestazione, sono irreali o non hanno avuto alcun rapporto con il contribuente finale. Nel reato di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, la falsità può essere riferita anche all'indicazione dei soggetti con cui è intercorsa l'operazione, intendendosi per "soggetti diversi da quelli effettivi" coloro che, pur avendo apparentemente emesso il documento, non hanno effettuato la prestazione, sono irreali, come nel caso di nomi di fantasia, o non hanno avuto alcun rapporto con il contribuente finale. Il termine di novanta giorni dalla scadenza per la presentazione della dichiarazione annuale relativa all'imposta sui redditi od I.V.A., individuato "ex lege" quale momento consumativo del delitto di omessa dichiarazione, decorre dall'ultima scadenza prevista dalle leggi tributarie per la presentazione della dichiarazione. L'equiparazione dell'amministratore di fatto a quello di diritto è affermata sia nella materia civile che in quella penale e tributaria, in base al principio per cui vero soggetto qualificato non è il prestanome ma colui il quale effettivamente gestisce la società, perché solo lui è in condizione di compiere l'azione dovuta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TERESI Alfredo - Presidente

Dott. GRILLO Renato - Consigliere

Dott. ORILIA Lorenzo - rel. Consigliere

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 174/2014 CORTE APPELLO di CAGLIARI, del 14/10/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 28/04/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. LORENZO ORILIA;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)) che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi;
udito il difensore avv. (OMISSIS) e (OMISSIS), (OMISSIS) e (OMISSIS).
RI…

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