Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 51009 del 8 novembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:51009PEN

Massima

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Il pericolo concreto e attuale di reiterazione dei reati, ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, può essere desunto dalla gravità e dalla reiterazione delle condotte delittuose, caratterizzate da spregiudicatezza e disinvoltura dell'azione criminosa, nonché dalla disponibilità di armi e dai contatti con soggetti dediti ad attività illecite, elementi che denotano un'elevata inclinazione a delinquere dell'indagato. Il decorso del tempo dalla commissione dei fatti non esclude automaticamente l'attualità e la concretezza del pericolo di recidivanza, essendo necessaria una valutazione complessiva delle modalità e della gravità dei reati, delle circostanze afferenti alla personalità dell'interessato e di altri elementi sintomatici della sua pericolosità sociale, al fine di verificare la sussistenza nell'attualità delle esigenze cautelari.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CIAMPI Francesco Mar - Presidente

Dott. MENICHETTI Carla - rel. Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuele - Consigliere

Dott. PEZZELLA Vincenzo - Consigliere

Dott. RANALDI Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 21/03/2017 del TRIB. LIBERTA' di CATANZARO;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. CARLA MENICHETTI;
lette/sentite le conclusioni del PG Dr. MARIELLA DE MASELLIS che conclude per l'inammissibilita'.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale di Catanzaro, con ordinanza in data 21 marzo 2017, rigettava la richiesta di riesame avanzata nell'interesse di (OMISSIS), applicativa della misura dell'obblig…

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