Cassazione penale Sez. II sentenza n. 35121 del 31 luglio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:35121PEN

Massima

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Il reato di ricettazione (art. 648 c.p.) e il reato di commercio di prodotti con segni falsi (art. 474 c.p.) possono concorrere in capo al medesimo soggetto, in quanto le fattispecie incriminatrici descrivono condotte diverse sotto il profilo strutturale e cronologico, senza che tra le stesse possa configurarsi un rapporto di specialità. Tale principio, affermato dalle Sezioni Unite della Corte di Cassazione e costantemente ribadito dalla giurisprudenza di legittimità, si fonda sulla considerazione che dal sistema normativo non emerge una diversa volontà espressa o implicita del legislatore, tale da escludere il concorso materiale dei reati. Pertanto, il soggetto che, dopo aver ricettato capi di abbigliamento contraffatti, li abbia successivamente commercializzati, può essere condannato per entrambi i reati, in quanto le condotte, pur presentando profili di connessione, risultano autonome e distinte sotto il profilo oggettivo e soggettivo. Il principio di specialità, invocato dalla difesa, non trova applicazione in tale ipotesi, in quanto le fattispecie incriminatrici non risultano in rapporto di specialità bensì di autonomia e concorrenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CERVADORO Mirel - Presidente

Dott. MESSINI D'AGOSTINI P. - Consigliere

Dott. BORSELLINO M. D. - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandr - Consigliere

Dott. SARACO - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 29/10/2018 della CORTE APPELLO di PALERMO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ANTONIO SARACO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. TOCCI Stefano;
Il Proc. Gen. conclude per rinammissibilita' del ricorso.
udito il difensore.
L'avvocato (OMISSIS) del foro di Roma, in difesa di (OMISSIS), si riporta ai motivi di ricorso …

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