Il procedimento di delimitazione del demanio marittimo ex artt. 32 cod. nav. e 58 reg. cod. nav. ha natura di mero accertamento amministrativo dei confini tra proprietà privata e demanio pubblico, senza alcun potere discrezionale della P.A. e con conseguente giurisdizione del giudice ordinario per la contestazione dell'accertata demanialità. La composizione della commissione di delimitazione, con la presidenza affidata al dirigente dell'ufficio periferico competente anziché al capo del compartimento marittimo, è legittima in virtù del trasferimento delle attribuzioni statali in materia di demanio marittimo alla Regione Siciliana, che può avvalersi degli organi statali competenti. L'assenza del rappresentante della Capitaneria di Porto non inficia la validità del procedimento, in quanto il suo apporto ha natura meramente consultiva e istruttoria. L'omesso coinvolgimento delle parti private nell'iter istruttorio non determina l'illegittimità del provvedimento finale di delimitazione, trattandosi di un procedimento di mero accertamento tecnico-giuridico, senza alcuna incidenza su diritti soggettivi. Il giudice amministrativo è competente a conoscere solo dei profili procedimentali, mentre la contestazione dell'accertata demanialità rientra nella giurisdizione del giudice ordinario.