Cassazione penale Sez. II sentenza n. 10999 del 8 marzo 2013

ECLI:IT:CASS:2013:10999PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudice di legittimità, nel valutare la credibilità e l'attendibilità delle dichiarazioni della persona offesa, deve applicare un vaglio più penetrante e rigoroso rispetto a quello utilizzato per le deposizioni testimoniali, verificando la coerenza e la linearità del racconto, nonché la sua idoneità a trovare riscontro in elementi di prova oggettivi. Tali dichiarazioni, se sorrette da adeguata motivazione, possono costituire da sole fondamento sufficiente per l'affermazione della responsabilità penale dell'imputato. Inoltre, il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione delle circostanze attenuanti generiche, potendone escludere la sussistenza con motivazione congrua e non contraddittoria, senza necessità di un esame analitico di tutti gli elementi favorevoli dedotti dalla difesa. Infine, la determinazione della pena, se adeguatamente motivata con riferimento alla gravità del fatto, al danno cagionato e alla personalità dell'imputato, non è sindacabile in sede di legittimità, salvo che non presenti vizi di manifesta illogicità o contraddittorietà.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DAVIGO Piercamil - Presidente

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

Dott. MANNA Antonio - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

Dott. CARRELLI P.d.M. R. M - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza del 6/2/2012 della Corte d'appello di Palermo 2 sezione penale;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis)) di Montrone;

udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale, dott. ANIELLO Roberto, che ha concluso chiedendo che il ricorso venga dichiarato inammissibile.

RITENUTO IN FATTO

1. Con sentenza in …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.