Cassazione penale Sez. II sentenza n. 33065 del 28 luglio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:33065PEN

Massima

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Il giudice di merito che applica la pena su richiesta delle parti, escludendo la sussistenza di cause di non punibilità di cui all'art. 129 c.p.p., può essere oggetto di controllo di legittimità sotto il profilo del vizio di motivazione solo quando dal testo della sentenza impugnata appaia evidente la sussistenza di tali cause. In assenza di tale evidenza, il ricorso per cassazione è dichiarato inammissibile, con condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma in favore della Cassa delle ammende, tenuto conto dei profili di colpa emergenti dal ricorso stesso. Il giudice di merito, nel pronunciare la sentenza di applicazione della pena su richiesta, ha il dovere di verificare attentamente la sussistenza degli elementi costitutivi del reato contestato e la correttezza della qualificazione giuridica degli episodi, al fine di escludere l'esistenza di cause di non punibilità previste dall'art. 129 c.p.p. Tale verifica è necessaria per consentire un adeguato controllo di legittimità in sede di impugnazione, il quale è ammesso solo ove emerga in modo evidente la sussistenza di tali cause di non punibilità. Il giudice di merito, pertanto, non può esimersi dall'effettuare un attento scrutinio degli elementi fattuali e giuridici della vicenda, al fine di accertare la effettiva responsabilità dell'imputato e l'assenza di cause che ne escludano la punibilità, essendo tale verifica indispensabile per la legittimità della pronuncia di condanna.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. DIOTALLEVI Giovann - rel. Consigliere

Dott. FILIPPINI Stefano - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 17/11/2015 del TRIBUNALE di TRENTO;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. GIOVANNI DIOTALLEVI;
lette le conclusioni del PG Dr. ((omissis)) che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
CONSIDERATO IN FATTO
Con sentenza emessa in data 17 novembre 2015, il Tribunale di Trento applicava nei confronti di (OMISSIS), ai sensi dell'articolo 444 c.p.p., la pena di anni tre e mesi quattro di reclusione ed E…

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