Cassazione penale Sez. II sentenza n. 15444 del 20 aprile 2022

ECLI:IT:CASS:2022:15444PEN

Massima

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Il divieto di testimonianza indiretta di cui all'art. 195, comma 4, c.p.p. si applica anche alle dichiarazioni che l'ufficiale di polizia giudiziaria avrebbe dovuto verbalizzare ai sensi degli artt. 351 e 357, comma 2, lett. b), c.p.p., ma che non sono state documentate mediante apposito verbale. Pertanto, le dichiarazioni rese dall'ufficiale di polizia giudiziaria in merito a quanto riferito da terzi non verbalizzati sono inutilizzabili ai fini probatori, in quanto acquisite in violazione del divieto di testimonianza indiretta previsto dalla legge. Tale principio, affermato dalle Sezioni Unite della Corte di Cassazione, mira a salvaguardare il contraddittorio nella formazione della prova e a sanzionare l'obbligo di documentazione dell'attività investigativa tipica della polizia giudiziaria, evitando l'introduzione nel dibattimento di dichiarazioni acquisite in un contesto procedimentale non correttamente formalizzato. L'interpretazione rigorosa e coerente dell'art. 195, comma 4, c.p.p. impone di vietare non solo la testimonianza indiretta sulle dichiarazioni regolarmente acquisite in sede di sommarie informazioni, ma anche quella sulle dichiarazioni che si sarebbero dovute acquisire con le modalità di cui all'art. 351 c.p.p. La violazione di tale divieto comporta l'inutilizzabilità patologica delle dichiarazioni rese dall'ufficiale di polizia giudiziaria, in applicazione del principio generale di cui all'art. 191, comma 2, c.p.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VERGA Giovanna - Presidente

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

Dott. PAZIENZA Vittorio - Consigliere

Dott. SARACO Antonio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la Sentenza del 21/10/2020 della CORTE DI APPELLO DI BOLOGNA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ANTONIO SARACO;
letta la requisitoria del Pubblico ministero, nella persona del Sostituto Procuratore generale Dott. PEDICINI Ettore, che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi;
lette le conclusioni dell'Avvocato (OMISSIS) che, nell'interesse della parte civile (OMISSI…

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