Cassazione penale Sez. I sentenza n. 3038 del 24 gennaio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:3038PEN

Massima

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Il giudice di prevenzione, nel valutare l'attualità della pericolosità sociale di un soggetto condannato per il reato di associazione mafiosa, deve parametrare tale accertamento ai seguenti tre indicatori fondamentali: il livello di coinvolgimento del proposto nella pregressa attività del gruppo criminoso, la tendenza del gruppo di riferimento a mantenere intatta la sua capacità operativa, nonché la manifestazione, da parte del proposto, di comportamenti denotanti l'abbandono delle logiche criminali in precedenza condivise. Pur in assenza di elementi sintomatici di tale abbandono, il decorso di un apprezzabile lasso di tempo tra il giudizio penale e quello di prevenzione non è di per sé sufficiente a escludere l'attualità della pericolosità sociale, qualora permangano gli altri indicatori di cui sopra, desumibili dalle specifiche risultanze istruttorie. Il giudizio di prevenzione, pertanto, deve essere ancorato a una valutazione complessiva e aggiornata della personalità del proposto, senza che assuma rilievo determinante la mera circostanza della sua detenzione in corso, ove non accompagnata da concreti segnali di ravvedimento. Inoltre, la motivazione del provvedimento che applica la misura di prevenzione, pur se sintetica, deve risultare logicamente coerente e scevra da vizi di manifesta illogicità o apparenza, senza che il mero dissenso del ricorrente sulla ricostruzione dei fatti rilevanti possa integrare un vizio denunciabile in sede di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIANI Vincenzo - Presidente

Dott. FIORDALISI Domenico - Consigliere

Dott. LIUNI Teresa - Consigliere

Dott. APRILE Stefano - Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso il decreto del 21/01/2022 della CORTE APPELLO di CATANZARO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. CAPPUCCIO DANIELE;
lette le conclusioni del PG, il quale ha chiesto il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con decreto del 21 gennaio 2022 la Corte di appello di Catanzaro ha confermato il provvedimento con cui, l'8 febbraio 2020, il Tribunale della stessa citta' ha applicato a (OMISSIS) la misura di prevenzione della sorveglianza specia…

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