Cassazione penale Sez. V sentenza n. 43410 del 24 ottobre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:43410PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che attesta falsamente la presenza e la sottoscrizione di una persona in un atto pubblico, in concorso con il privato che ha ottenuto la firma della persona altrove, commette il reato di falsità ideologica in atto pubblico, in quanto la consapevolezza della falsità dell'attestazione è evidente dalla provenienza della sottoscrizione da persona assente al momento dell'autenticazione, senza che emerga alcuna circostanza razionalmente idonea a smentire tale assenza. Tale condotta realizza la finalità del privato di dimostrare agli organi amministrativi l'infondatezza di contestazioni relative alla mancata regolarizzazione di un rapporto di lavoro.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DUBOLINO Pietro - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - rel. Consigliere

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 3146/2002 CORTE APPELLO di BOLOGNA, del 14/06/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 11/07/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO BEVERE;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. STABILE Carmine che ha concluso per l'inammissibilita'.

FATTO E DIRITTO

Con sentenza 14.6.2012, la corte di appello di Bologna ha confermato la sentenza 1…

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