Cassazione penale Sez. II sentenza n. 32121 del 25 agosto 2021

ECLI:IT:CASS:2021:32121PEN

Massima

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Il reato di truffa si configura quando l'agente, mediante artifici o raggiri idonei a indurre in errore il soggetto passivo, lo determina a compiere un atto di disposizione patrimoniale a proprio danno. La mera inadempienza contrattuale, pur costituendo un illecito di natura civilistica, non è sufficiente a integrare gli estremi del reato di truffa, essendo necessario che la condotta dell'agente sia caratterizzata da una effettiva efficacia decettiva, tale da determinare il soggetto passivo a compiere un atto di disposizione patrimoniale. Tuttavia, qualora gli artifici o i raggiri posti in essere dall'agente siano idonei a indurre in errore il soggetto passivo e a determinarlo alla conclusione di un contratto, integrando così lo schema tipico della fattispecie incriminatrice, il reato di truffa si configura anche in presenza di un mero inadempimento contrattuale, non potendosi qualificare il fatto come mera insolvenza fraudolenta. Il decorso del tempo successivo alla pronuncia della sentenza di appello può essere efficacemente computato ai fini del calcolo del termine complessivo della prescrizione, la quale determina l'estinzione del reato ove maturata prima della notifica dell'avviso di deposito della motivazione della sentenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

Dott. CIANFROCCA Pierluigi - Consigliere

Dott. PERROTTI Massimo - rel. Consigliere

Dott. SARACO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto nell'interesse di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 16/7/2015 della Corte di Appello di Roma;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. ((omissis));
lette le conclusioni scritte del Pubblico Ministero, in persona del sostituto Procuratore generale Dott. ((omissis)), che ha concluso per la inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. L'imputato, a mezzo del difensore di fiducia, ricorre…

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