Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 5367 del 2018

ECLI:IT:TARNA:2018:5367SENT

Massima

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La sospensione della licenza di commercio di preziosi può essere legittimamente disposta dall'Autorità amministrativa competente in presenza di circostanze che ragionevolmente appaiano come sintomi di abuso del titolo di polizia, anche in assenza di una condanna penale definitiva, in quanto la valutazione dei requisiti di buona condotta e di affidabilità del titolare non presuppone la commissione di un reato ma ha finalità di difesa anticipata ed avanzata della società, mirando non a reprimere ma a prevenire determinate condotte illecite, garantendo la pacifica coesistenza dei consociati sotto l'Autorità dello Stato e nel rispetto delle regole dell'ordinamento. In particolare, costituisce abuso del titolo autorizzatorio la violazione delle prescrizioni e delle regole procedurali che il soggetto interessato è tenuto a rispettare, come l'irregolare tenuta del registro delle operazioni giornaliere previsto dall'art. 128 TULPS, anche ove tali irregolarità siano state commesse dal dipendente del titolare e non dal titolare stesso, in quanto tale violazione, precludendo un corretto e necessario controllo delle movimentazioni delle merci di valore, si concreta nel mancato rispetto delle statuizioni previste dalla normativa di settore, di fondamentale importanza onde garantire la tracciabilità degli oggetti preziosi. La sospensione della licenza, in tali ipotesi, deve essere adottata nel rispetto del principio di proporzionalità, commisurandone la durata alla gravità delle violazioni accertate e tenendo conto dell'eventuale recidiva del titolare, al fine di realizzare un adeguato bilanciamento tra l'interesse pubblico alla tutela della legalità e dell'ordine pubblico e l'interesse privato del titolare dell'autorizzazione.

Sentenza completa

Pubblicato il 05/09/2018

N. 05367/2018 REG.PROV.COLL.

N. 01644/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale -OMISSIS-, proposto da
-OMISSIS-, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Napoli, via A. Diaz, 24;

contro

Questura di Napoli, Ministero dell'Interno, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentati e difesi ex lege dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato di Napoli, domiciliata in Napoli, via Diaz, 11;

per l'annullamento

del decreto cat. 14e/12 - p.a.s. del 14/12/2012 che in applicazione degli articoli 8,10,11, 127 e 128 t.u.l.p.s. sospende per giorni cinque la licenza di…

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