Il silenzio-assenso sulla domanda di condono edilizio ex art. 35 della L. n. 47/1985 può ritenersi applicabile solo in presenza di una domanda di condono completa e validamente presentata, contenente tutti i requisiti minimi necessari per la sua qualificazione come tale, tra cui l'indicazione del titolo di proprietà, gli elaborati grafici, la relazione tecnica asseverata, il nulla osta paesaggistico e la ricevuta di accatastamento degli immobili, nonché il versamento di tutte le somme dovute a conguaglio. In mancanza di tali elementi essenziali, non può operare il meccanismo del silenzio-assenso, in quanto tale istituto, in quanto derogatorio all'ordinario procedimento di definizione e rilascio della concessione in sanatoria, postula il rispetto di specifici presupposti. Pertanto, il decorso del termine di 24 mesi dalla presentazione della domanda, senza che l'amministrazione si sia pronunciata, non determina l'automatica formazione del silenzio-assenso, essendo necessario che la domanda di condono sia completa e validamente presentata. Inoltre, il termine di prescrizione decennale è strettamente collegato ai 24 mesi per la formazione del silenzio-assenso, periodo il quale inizia a decorrere dal pagamento di tutte le somme dovute a conguaglio.