Cassazione penale Sez. II sentenza n. 21720 del 29 maggio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:21720PEN

Massima

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Il reato di truffa si configura quando l'agente, mediante artifici o raggiri, induce in errore la persona offesa e la determina a compiere un atto di disposizione patrimoniale, con conseguente danno per la stessa. Ai fini della sussistenza del reato, non è necessario che gli artifici o raggiri siano di particolare complessità, essendo sufficiente anche il ricorso a semplici menzogne, purché idonee a determinare l'altrui errore e la conseguente disposizione patrimoniale. L'elemento psicologico del dolo è integrato dalla consapevolezza e volontà di porre in essere la condotta ingannatoria, con la finalità di procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto e cagionare un danno alla persona offesa. Inoltre, il reato di minaccia si configura quando l'agente, con la minaccia di un danno ingiusto, costringe la persona offesa a compiere un atto che la stessa non avrebbe voluto compiere. La motivazione della sentenza di condanna deve essere logica, esaustiva e non contraddittoria, valorizzando tutti gli elementi di prova acquisiti, anche attraverso la lettura e l'acquisizione di atti processuali, come la querela e la sua integrazione, nonché le dichiarazioni testimoniali ritenute precise e coerenti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MORELLI Francesco - Presidente

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. ZAPPIA Pietro - Consigliere

Dott. ((omissis)) - Consigliere

Dott. MELIADO' Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

((omissis)) e ((omissis)), quali difensori di Sp. Re. (n. il (OMESSO));

avverso la sentenza della Corte d'appello di Bologna, Sezione Prima Penale, in data 17/11/2005;

Sentita la relazione della causa fatta, in pubblica udienza, dal Consigliere Dr. ((omissis));

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale Dr. ((omissis)), il quale ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso; <…

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