Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 39369 del 9 novembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:39369PEN

Massima

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Il soggetto privato danneggiato dal reato di falsa testimonianza o favoreggiamento non riveste la qualità di persona offesa e, pertanto, non è legittimato a proporre ricorso per cassazione avverso la sentenza di non luogo a procedere, essendo tale rimedio riservato esclusivamente alla tutela degli interessi penali. La ratio di tale limitazione risiede nel fatto che, in tali reati, l'unica persona offesa è la pubblica amministrazione, non anche i soggetti privati eventualmente danneggiati. Pertanto, il ricorso proposto dalla parte civile, pur se costituita nel procedimento penale, è inammissibile per difetto di legittimazione, con conseguente condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della cassa delle ammende.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MILO Nicola - Presidente

Dott. GRAMENDOLA Francesco P. - Consigliere

Dott. CORTESE Arturo - rel. Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto dal 2, parte civile nel procedimento penale a carico del 1:

1) AR. GI. , N. IL (OMESSO) C/;

2) VI. WI. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 1314/2009 GIP TRIBUNALE di FIRENZE, del 03/02/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ARTURO CORTESE;

sentite le conclusioni del PG Dott. Di Casola Carlo, che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso per difetto di legittimazione della parte ric…

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