Cassazione penale Sez. III sentenza n. 26045 del 7 luglio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:26045PEN

Massima

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Il reato di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, di cui al D.Lgs. n. 74 del 2000, art. 2, sussiste sia nell'ipotesi di inesistenza oggettiva dell'operazione, quando l'operazione non è stata mai posta in essere o è stata svolta in maniera parziale rispetto a quanto indicato in fattura, sia nel caso di inesistenza soggettiva, quando la prestazione indicata nella fattura sia stata effettuata da o a favore di un soggetto diverso da quello che risulta nel documento contabile, sia infine nell'ipotesi di inesistenza giuridica o qualitativa, quando l'operazione vi sia stata, ma siano indicati in fattura, rispetto al corrispettivo o all'IVA, importi differenti da quelli reali. Pertanto, il giudice di merito, nel valutare la sussistenza dell'elemento oggettivo del reato, deve chiarire in cosa sia consistita in concreto l'inesistenza delle operazioni sottese alle fatture indebitamente utilizzate, dovendo verificare se si tratti di un'inesistenza di tipo oggettivo, soggettivo o di tipo giuridico (o qualitativo), non essendo sufficiente il mero accertamento della coincidenza soggettiva tra amministratore e consulente della società, dovendosi acquisire adeguati elementi probatori, anche di tipo indiziario, in grado di corroborare la tesi dell'inesistenza delle operazioni. Inoltre, il fatto che un amministratore, di fatto o di diritto, svolga consulenza per la sua società non è di per sé sufficiente a giustificare l'affermazione dell'inesistenza oggettiva, soggettiva o qualitativa delle operazioni, non essendo tale ipotesi preclusa da ostacoli normativi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ANDREAZZA Gastone - Presidente

Dott. GALTERIO Donatella - Consigliere

Dott. CORBETTA Stefano - Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - Consigliere

Dott. ZUNICA Fabio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 29-03-2021 della Corte di appello di Torino;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott.ssa DI NARDO Marilia, che ha concluso per l'annullamento con rinvio, quanto alla contestazione relativa all'anno 2012, e per l'annullamento senza rinvio, quanto alla contestazione relativa all&#x…

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