Il provvedimento di diniego dell'autorizzazione paesaggistica e il parere sfavorevole della Soprintendenza sono illegittimi per i seguenti motivi: 1. Le modifiche apportate all'edificio principale, come la realizzazione di un locale interrato, la variazione delle aperture e della scala esterna, sono escluse dal regime dell'autorizzazione paesaggistica ai sensi delle lettere A.2 e A.15 dell'Allegato A al d.p.r. n. 31/2017, in quanto non comportano la modifica permanente della morfologia del terreno e non incidono sugli assetti vegetazionali. 2. Le variazioni dell'andamento del piano di campagna non risultano aver comportato una maggiore fuoriuscita dell'edificazione e un conseguente incremento volumetrico, come erroneamente ritenuto dalla Soprintendenza, in assenza di una adeguata istruttoria e motivazione. 3. La Soprintendenza non ha svolto alcuna valutazione di compatibilità paesaggistica in merito al manufatto oggetto della SCIA del 22 novembre 2018, nonostante si trattasse di un corpo di fabbrica distinto da quello contestato per difformità dal permesso di costruire originario. Pertanto, il diniego dell'autorizzazione paesaggistica e il parere sfavorevole della Soprintendenza sono illegittimi per difetto istruttorio e motivazionale, nonché per erronea applicazione della normativa in materia di autorizzazione paesaggistica.