Cassazione penale Sez. V sentenza n. 4242 del 29 gennaio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:4242PEN

Massima

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Il danneggiamento di beni altrui, anche se provocato da precedenti condotte lesive della vittima, non giustifica né scusa l'ingiuria e la minaccia nei confronti della stessa. La credibilità della persona offesa, pur in presenza di alcune incertezze narrative, non può essere esclusa sulla base di meri sospetti di ritorsione, essendo sufficiente il riscontro di altre prove testimoniali che confermino oggettivamente la lesione all'onore e al decoro subita. Il giudice di merito, nel valutare la prova, può legittimamente ritenere attendibile la versione della persona offesa, anche in assenza di riscontri esaustivi, purché la motivazione sia logica e coerente con il complessivo quadro probatorio acquisito. L'eventuale provocazione della vittima, se non dedotta tempestivamente, non può essere fatta valere in sede di legittimità, essendo preclusa la possibilità di una nuova ricostruzione dei fatti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMBROSINI Giangiulio - Presidente

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. SANDRELLI ((omissis)) - Consigliere

Dott. DE BERNARDIS Silvana - Consigliere

Dott. IACOBELLIS Marcello - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) BA. VI. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 20/03/2008 CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. SANDRELLI ((omissis))O;

udito il P.G. Dott. DI POPOLO Angelo che ha chiesto il rigetto;

udito il difensore Avv.to ((omissis)) in sostituzione dell'avv.to (Ndr: testo originale non comprensibile)…

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