Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 3905 del 28 gennaio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:3905PEN

Massima

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Il proprietario custode di un bene sottoposto a pignoramento, che ne disponga fraudolentemente, è punibile ai sensi dell'art. 388, commi 3 e 4, c.p. per il reato di sottrazione di beni pignorati, a prescindere dalla circostanza che il bene fosse di sua proprietà. Infatti, il dovere di custodia e conservazione del bene pignorato sussiste indipendentemente dalla titolarità dello stesso, essendo imposto dalla legge al fine di garantire l'effettiva realizzazione del credito del creditore procedente. Pertanto, il proprietario custode che sottragga il bene pignorato, anche se di sua proprietà, commette il reato di cui all'art. 388, commi 3 e 4, c.p., in quanto viene meno all'obbligo di custodia e conservazione del bene, pregiudicando il soddisfacimento del credito del creditore procedente. La condanna alle spese processuali e a quelle sostenute dalla parte civile costituisce una conseguenza ineludibile della pronuncia di condanna, in applicazione dei principi di cui agli artt. 535, 538 e 592 c.p.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. OLIVA Bruno - Presidente

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. IPPOLITO Francesco - Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. MATERA Lina - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) CO. EN., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 26/09/2006 CORTE APPELLO di PERUGIA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in Udienza Pubblica la relazione fatta dal Consigliere Dott. SERPICO FRANCESCO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. MURA Antonio, che ha concluso per: Dichiararsi inammissibile il ricorso;

udito il difensore Avv. MOMARONI P. che ha concluso per: Accoglie…

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