La legge regionale pugliese n. 14/2009 (c.d. "Piano casa") consente interventi di demolizione e ricostruzione di edifici residenziali con incremento volumetrico fino al 35% della cubatura legittimamente esistente, purché l'immobile sia destinato a uso residenziale secondo lo strumento urbanistico vigente. Pertanto, il diniego del permesso di costruire è legittimo quando l'immobile oggetto dell'intervento, pur essendo di fatto adibito a uso abitativo, risulta urbanisticamente classificato come edificio a destinazione agricola, in quanto in tal caso l'incremento volumetrico richiesto non sarebbe conforme alla destinazione d'uso prevista dallo strumento urbanistico generale. La normativa regionale in questione, essendo di carattere eccezionale e derogatorio, deve essere interpretata in modo rigoroso e non può essere applicata estensivamente a fattispecie diverse da quelle espressamente contemplate. Inoltre, eventuali vizi di carattere formale/procedimentale del provvedimento impugnato sono irrilevanti ai fini della sua legittimità, qualora risulti evidente che il suo contenuto dispositivo non avrebbe potuto essere diverso da quello adottato.