Cassazione penale Sez. III sentenza n. 3896 del 3 febbraio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:3896PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, deve compiere una valutazione logica e razionale degli elementi probatori acquisiti, verificandone la precisione e la capacità indiziante complessiva, senza che tale valutazione possa essere sindacata in sede di legittimità se non per manifesta illogicità o insussistenza. Inoltre, il pericolo di reiterazione del reato, quale esigenza cautelare, può essere correttamente desunto dalle modalità della condotta delittuosa e dalla personalità dell'indagato, connotata da una totale assenza di controspinta a delinquere e di comprensione del disvalore del fatto commesso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TERESI Alfredo - Presidente

Dott. FIALE Aldo - rel. Consigliere

Dott. FRANCO Amedeo - Consigliere

Dott. AMORESANO Silvio - Consigliere

Dott. SARNO Giulio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Me. Gi. , nato a (OMESSO);

avverso la ordinanza 24.9.2010 del Tribunale della liberta' di Genova;

Visti gli atti, la ordinanza impugnata ed il ricorso;

Udita, in camera di consiglio, la relazione fatta dal Consigliere Dott. ((omissis));

Udite le richieste del Pubblico Ministero, Dott. PASSACANTANDO Guglielmo, il quale ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;

Udito il difensore, Avv.to ((omissis)), il quale ha chiesto …

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