Cassazione penale Sez. II sentenza n. 14689 del 28 marzo 2013

ECLI:IT:CASS:2013:14689PEN

Massima

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Il provvedimento del giudice che decide sull'opposizione all'ordinanza di rigetto della richiesta di restituzione di beni sottoposti a sequestro penale deve essere adottato nel rispetto del contraddittorio, con ordinanza motivata, e non può essere emesso de plano senza consentire alle parti di discutere la questione in udienza camerale. Il giudice, infatti, non può limitarsi a dichiarare l'inammissibilità dell'opposizione, ma deve esaminare nel merito le circostanze e le ragioni esposte dalla parte ricorrente, in quanto l'opposizione prevista dall'art. 263 c.p.p. costituisce uno strumento di tutela del diritto di proprietà e di altri diritti reali sui beni sequestrati, che impone al giudice di decidere la questione nel rispetto del contraddittorio e con adeguata motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETTI Ciro - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - rel. Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. CARRELLI P.d.M. R. M. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

parte offesa nel procedimento c/;

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 609/2012 GIP TRIBUNALE di PISA, del 24/02/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ENZO IANNELLI;

lette/sentite le conclusioni del PG Dott.

Letti gli atti, la ordinanza, il ricorso;

lette le conclusioni del S. Procuratore Generale, Dr. ((omissis)), per l'annullamento con rinvio della ordinanza impugnata;

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