Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 25771 del 14 giugno 2023

ECLI:IT:CASS:2023:25771PEN

Massima

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Il vincolo associativo di tipo mafioso, caratterizzato dalla forza di intimidazione promanante dal gruppo criminale e dalla conseguente condizione di assoggettamento ed omertà delle vittime, integra l'aggravante di cui all'art. 416-bis.1 c.p. anche quando il singolo reato-fine non sia direttamente finalizzato all'agevolazione dell'associazione, purché sia espressione di un metodo di azione connotato dalla tipica capacità di coartazione e intimidazione propria delle organizzazioni mafiose. Tale aggravante, di natura soggettiva, inerisce ai motivi a delinquere e richiede il dolo intenzionale di agevolare l'attività dell'associazione mafiosa, non essendo necessario che il reato-fine sia direttamente finalizzato a tale scopo. La sussistenza del vincolo associativo e della forza intimidatrice del gruppo criminale può desumersi anche dalle modalità di realizzazione del singolo reato-fine, dalla condotta complessiva dell'indagato e dal suo ruolo all'interno dell'organizzazione, nonché dalle dichiarazioni di collaboratori di giustizia e dalle risultanze investigative, senza che sia necessaria la prova di una diretta finalità di agevolazione dell'associazione. L'aggravante mafiosa è configurabile anche per reati diversi da quelli associativi, purché espressione di un metodo di azione connotato dalla tipica capacità di coartazione e intimidazione propria delle organizzazioni mafiose, idoneo a instillare nelle vittime situazioni di assoggettamento ed omertà.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. GIORDANO Emilia Ann - Consigliere

Dott. GALLUCCI Enrico - Consigliere

Dott. VIGNA M.S. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la ordinanza del 22/09/2022 del Tribunale del riesame di Catanzaro;
Visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Maria Sabina Vigna;
sentite le conclusioni del Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Lettieri Nicola, che ha chiesto il rigetto del ricorso;
letti i motivi nuovi trasmessi, a mezzo PEC, dai difensori di fiducia;
uditi gli avvocati (OMISSIS), i quali hanno insisti…

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