Cassazione penale Sez. V sentenza n. 26505 del 12 luglio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:26505PEN

Massima

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Il reato di minaccia si configura quando la condotta dell'agente, valutata nel contesto in cui è stata posta in essere, risulta potenzialmente idonea a incidere sulla libertà morale della vittima, a prescindere dall'effettiva intimidazione subita. Pertanto, l'espressione che, pur non avendo in sé una connotazione univocamente minacciosa, può intendersi come prospettazione di un'ulteriore attività aggressiva illegittima, integra il delitto di minaccia di cui all'art. 612 c.p., tenuto conto dei toni utilizzati e della cornice di riferimento. La valutazione della sussistenza degli elementi oggettivi e soggettivi del reato è rimessa al giudice di merito, la cui decisione non può essere sindacata in sede di legittimità se non per vizi di legittimità, senza che possa rilevare una diversa valutazione delle risultanze processuali. Inoltre, il giudice può legittimamente utilizzare, ai fini del proprio convincimento, la querela acquisita al fascicolo per il dibattimento con il consenso delle parti, in applicazione del principio di acquisizione probatoria di cui all'art. 526 c.p.p. Infine, la causa di esclusione della punibilità per particolare tenuità del fatto di cui all'art. 131-bis c.p. non è applicabile ai reati di competenza del giudice di pace.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. PEZZULLO Rosa - rel. Consigliere

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 26/06/2019 del TRIBUNALE di CASTROVILLARI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. PEZZULLO ROSA;
il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. PICARDI ANTONIETTA, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso ex Decreto Legge 28 ottobre 2020, n. 137, articolo 23, comma 8.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 26 giugno 2019, il Tribunale di…

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